Neri vs. Colorati: in cerca di un po' di equilibrio..

La sfida di giovedì 16 aprile, l'ultima prima della pausa primaverile (si ritorna il 7 maggio), vede finalmente l'attesa riscossa dei Colorati che, grazie alla costanza dei neofiti e all'impegno didattico dei loro allenatori-giocatori, hanno iniziato a mostrare i primi miglioramenti a livello individuale e di squadra. Il risultato passa però in secondo piano, perché è arrivato al termine di una serata afflitta, a detta di tutti, da un po' troppi battibecchi (tra avversari, compagni di squadra, allenatori, scrittori di regole, arbitri..).

Una cosa sembra ormai chiara: combinare insieme i diversi scopi del nostro touch (divertirsi con un "social game", imparare il rugby, dare sfogo all'agonismo nelle sfide) e, allo stesso tempo, affidarsi all'auto-arbitraggio collettivo è un po' troppo per degli essere umani limitati come noi tutti...

Realisticamente, sembra necessaria una "mano" sola, che applichi le due-tre regole fondamentali con ragionevole uniformità di giudizio e soprattutto non costringa chi gioca a frenare gli spiriti agonistici per valutare tocchi a-una-o-due-mani-sopra-o-sotto la cintura, in avanti e fuorigiochi propri e altrui. Cosa non impossibile, visto il numero (e le ottime prestazioni) di arbitri, apprendisti arbitri e futuri arbitri (Orazio, Morosi, Fede, Lele, Francesco Crepaldi...) che fanno parte del gruppo. Magari riducendo i termini del sacrificio chiesto a chi arbitra attraverso una rotazione, anche nel corso della stessa partita. Ne parliamo a bordo campo nei prossimi giorni.


Neri 16: Mauro (1 drop, 2 mete, 1 trasformazione), Enrico (1 meta)

Colorati 18: Kalle (1 meta), Peri (1 meta, 1 trasformazione), Rocco (1 meta), Lele (1 meta)